I vecchi: una risorsa
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Parole di papa Francesco Bergoglio rivolte ai vecchi in occasione dell’ udienza generale di giorno 11 marzo 2015, Piazza San Pietro, Roma.
«I vecchi (…) un po’ contadini che nel cielo sperano e temono il cielo», cantava Claudio Baglioni nel 1981. Per Papa Francesco i vecchi sono coloro cui è affidata “una grazia e una missione” per i più giovani. Con queste parole ha esordito il Suo discorso a Piazza San Pietro, giorno 11 marzo 2015, momento in cui ha richiamato l’attenzione a quelle figure della nostra società spesso “scartate”, ritenute un peso, un impegno in più da derogare ad altri, senza considerare l’enorme risorsa che costituiscono all’interno di una famiglia. Eppure, gli antichi ne apprezzavano le qualità. Cicerone nel 44 a.C. aveva scritto un’opera filosofica dedicata all’amico Attico, sulla vecchiaia, un tema legato alla morte, vista come imminente e attesa con serenità, quasi amata come sorella, come poi farà San Francesco d’Assisi. Da sempre, nel corso della storia e dell’antropologia, i vecchi sono stati associati ai saggi, proprio perché in base alle loro esperienze hanno potuto maturare un cammino di vita su vari orizzonti. Giovanni Verga ne “I Malavaglia” affida al nonno il ruolo di protagonista saggio, colui che era a conoscenza di un ampio repertorio di detti in cui sono rinchiusi chiavi emblematica di lettura e consigli per affrontare la vita. Il papa risollevando la tematica della vecchiaia ha suscitato vari pensieri e ricordi utili a capire come quelle persone apparentemente fragili e bisognose di aiuto siano in realtà il sostegno indispensabile per poter camminare ogni giorno nella retta via, proprio come un Virgilio, capace di farci da guida.