“Sono cambiate le cose”: educazione dei figli
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Udienza di Papa Bergoglio sull’educazione dei figli. Rapporto ragazzo-insegnante, genitore-insegnante.
Dice bene “Papa Francesco”, anche se non è un insegante ha una visione realistica di quanto accade nelle scuole italiane. “Sono cambiate le cose”, infatti se un alunno manca di rispetto ad un insegante non viene più punto. I primi sono i dirigenti scolastici e i suoi collaboratori, che presi da altri impegni, sottovalutano l’importanza dei richiami. I ragazzi lo sanno e ne approfittano, urlano, pronunciano parole volgari, ci sono casi in cui le scrivono anche sul registro, magari sotto una nota che hanno preso sul registro di classe! Questo è vergognoso, ma come ha detto il papa i tempi sono cambiati, l’educazione che deve arrivare prima di tutto dalle famiglie, ormai è carente, perché i genitori sono troppo occupati a lavorare, molti sono divisi e si scaricano le responsabilità l’uno con l’altro. La figura dell’insegante non è più vista come qualcuno a cui bisogna portare rispetto. Se, come racconta il Papa citando l’aneddoto di quando lui da piccolo aveva mancato di rispetto alla maestra e i genitori lo hanno rimproverato, oggi la questione si è ribaltata. Siamo in un mondo capovolto in cui i valori morali non esistono più e sono visti addirittura come scorretti, i genitori non rimproverano più i figli, ma invece rimproverano gli insegnanti. Sicuramente, stiamo vivendo un periodo in cui la figura del docente, investita di precarietà, è messa alla berlina ogni giorno, devastata dalla dignità di un lavoro fisso e dignitoso, e non solo: “sono cambiate le cose”. Si attende un remake generale in campo educativo che deve avere inizio all’interno della famiglia!