Angelo Brelich, Introduzione allo studio dei calendari festivi

Angelo Brelich, Introduzione allo studio dei calendari festivi

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Angelo Brelich, Introduzione allo studio dei calendari festivi, Editori Riuniti, University Press, Roma.

Il calendario cerimoniale di Brelich è divenuto libro grazie ad un convegno, realizzato circa due anni fa, in cui è stato galeotto l’incontro tra i professori Ignazio Buttitta e Marcello Massenzio. Buttitta in quell’occasione aveva presentato un lavoro dal titolo “Continuità delle forme e mutamenti dei sensi. Ricerche e analisi sul simbolismo festivo” per la cui impostazione aveva utilizzato ampiamente alcune dispense universitarie di Brelich, che era stato docente di Storia delle religioni presso l’Università di Roma. Il prof. Massenzio era stato allievo di Brelich e stava contemporaneamente curando la pubblicazione di altre dispense di Brelich stesso. Dai due è nata una collaborazione che poi è sfociata in questa pubblicazione dal titolo “Introduzione allo studio dei calendari festivi”, edito da Editori Riuniti, University Press, Roma. Si è trattato di una fusione tra due esperti di Storia delle religioni, Brelich e Massenzio e un antropologo, Buttitta, che ha dato vita ad un dialogo bidisciplinare. L’ opera scaturita può avere una chiave di lettura moderna in rapporto a come gli uomini hanno adoperato la temporalità. L’uomo contemporaneo è solito scandire il tempo secondo alcuni principi e criteri legati ad una produzione di carattere culturale: la temporalità di oggi è strettamente connessa ad una cultura di un determinato luogo ed è condizionata, essenzialmente, da due fattori, uno produttivo e uno politico. Questo è molto diverso da un’idea di tempo che vi era nel Medioevo, ad esempio, in cui la scansione derivava da un tempo religioso e un tempo legato alla ritualità agricola.

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