Case ecologiche: il nuovo progresso
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
In Cina nuovi edifici che sfruttano energie dal calore della terra.
Spesso si sente parlare d’inquinamento, risparmio energetico, di una politica di sviluppo sostenibile, ovvero del “prodotto della volontà di trovare un modo con cui fare coesistere, compenetrare, integrare due obiettivi all’apparenza divergenti: sviluppo economico e conservazione dell’ambiente” A. Lanza, in “Lo sviluppo sostenibile”, il Mulino, Bologna 2006, pg. 15. Nel Sud della Cina, sul lago artificiale di Wujin è stato costruito un edificio nel pieno rispetto della conservazione dell’ambiente. Questo trae la sua energia dal calore del terreno. La struttura è stata realizzata con forme geometriche che richiamano le sembianze di un fiore di loto con 2.500 petali dotati di un sistema di apertura e chiusura, in grado di sfruttare il calore della terra e tramutarlo in energia, al fine di procurare un raffreddamento nei periodi caldi e contrariamente un riscaldamento nei periodi freddi. E non solo, vi sono anche impianti di ventilazione e ombreggiatura alimentati attraverso l’utilizzo di vapore acqueo che viene indirizzato in camini termici. Un connubio tra risparmio energetico e rispetto dell’ambiente che va a confluire in una possibilità di evitare cause d’inquinamento. Definito dai suoi progettisti “una scultura da abitare”. Un’idea che potrebbe sposare quelle dei Futuristi che decantavano nel manifesto “Contro Venezia passatista”: una città da ricostruire. Sarebbe bello poter sostituire le nostre abitazioni con queste innovative case-fiore. Un sogno realizzato adesso e che porterà di certo i suoi frutti nel futuro.