Chi è Cristo?
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Diverse rielaborazioni Cristologiche
Nella New Age vi sono diverse rielaborazioni del Cristo, non per tutti è esplicito il rifiuto di Cristo, ma si parla di Cristo in modo differente, portando alla luce solo la figura di un Salvatore atteso, che sta per venire, un Maestro Universale che deve venire. Poi, ci sono i vari aspetti esoterici che sono rivolti al come mettersi in contatto con questo Cristo, come imitarlo e tramite un meccanismo di contatto con energie; si parla anche di come diventare un Maestro: Colui che riesce ad entrare in sintonia con le energie del cosmo viene ritenuto un maestro. La cristologia del New Age si pone tra gli anni oscuri della vita di Cristo e la sua morte apparente, che apre ad un destino ulteriore. Per anni oscuri si intende il periodo che Gesù trascorse in Oriente, dove avrebbe potuto frequentare i guru apprendendo da loro pratiche e carisma. Tutto un periodo soppresso dai Vangeli riconosciuti dalla Chiesa. I teologi della New Age si trovano in comune accordo su alcuni punti, che diventano fondamenti per delineare la figura del loro Cristo. In particolare, quindi, si nota un Gesù storico, personale, individuale. Un Gesù che non è unico, ma è facilmente imitabile attraverso pratiche mistiche ed esoteriche. Un cristo che non soffre, ma che sa evitare la sofferenza. Secondo alcuni teologi tutti siamo chiamati a far vivere il Cristo, tutti siamo invitati a sperimentare il divino, questo in base al principio che in ogni individuo vi è un principio interiore che si chiama Cristo. «Dobbiamo tutti far nascere il cristo Cosmico nel nostro essere e nel nostro agire, perché questa è la ragione per cui esistiamo. Non è forse il proposito dell’incarnazione in Gesù rivelare l’immanenza del Cristo Cosmico nelle sofferenze e nella dignità di ogni creatura della terra? (…) il Cristo Cosmico non costituisce un possesso solo dei cristiani, è un concetto universale ed ecumenico. Tutte le nazioni i popoli e creature sono invitati a sperimentare il divino “Io sono” al loro interno».[1]
Gesù di Nazareth è visto come colui che ha realizzato il Cristo quindi, un uomo qualsiasi. Viene anche chiamato il “grande iniziato”. Il teologo Matthew Fox tratta anche il tema della sofferenza, ma vede la sofferenza come un soffrire per l’evoluzione interiore. Si parla di lotta, di guerra cosmica: «sofferenze cosmiche che Gesù a patito nella sua lotta con il Cristo Cosmico che cercava di nascere pienamente in lui (…) il Cristo Cosmico ha lottato all’interno di Gesù per stabilire l’equilibrio delle forze cosmiche e per trasformarlo in guerriero cosmico».[2] Ancora, parlando di Cristo la New Age fa riferimento a colui che aspettiamo, che deve venire. Si parla del ritorno del Cristo per una era nuova. Alice Bayley ne parla nel volume, The Reappearance of the Christ. Tra le diverse rielaborazioni cristologiche offerte dai teologi si possono delineare tre tipi di correnti: 1. La corrente metafisica, 2. la corrente restituzionista, 3. la corrente avventista. Nella corrente metafisica si riscontrano alcune caratteristiche. Non vi è un credo comune, Dio è considerato come un Principio o una Legge impersonale. Rifiutano il concetto di un dio trascendente. Ritengono che l’io dell’uomo sia di natura divina. Non conoscono il peccato, ma parlano di errori e di conseguenza non esiste il concetto di redenzione e di grazia. Anche il male per loro è energia da cui si può essere liberati attraverso la vera conoscenza del mondo. Cercano nella Bibbia un significato allegorico che provi le loro idee. Nella corrente restituzionista, si parla di un ritorno alle origini attraverso una rottura dell’ordine costituito e un intervento di dio, attraverso una nuova rivelazione, che colma il vuoto. Compito di questa corrente è trovare delle risposte riguardo al periodo che va dalle origini della Chiesa alla restaurazione. Restituzionisti sono i Mormoni, la Chiesa Apostolica, la Chiesa Neo Apostolica. Questo senso di rottura non è percepito nei movimenti di revival, cioè il movimento metodista in ambiente anglicano e il movimento pietista all’interno delle chiese luterane. La corrente Avventista prevede il calcolo numerologico della data della fine del mondo. Gli avventisti si suddividono poi in diversi sottogruppi ognuno in base alla propria teoria. Si vengono così a formare diversi tipi do profeta. C’è il profeta-predicatore, il profeta-guaritore, il profeta-precursore, che annuncia il messia, il profeta-veggente. Il teologo Levi parla di un Cristo acquariano, un Cristo presente nell’umanità, affermando la venuta del cristo attraverso l’autorealizzazione. Levi scrive il Vangelo acquariano di Gesù Cristo, riportando informazioni tratte dagli Annali Akashici. Si racconta del viaggio di Gesù in oriente e dei suoi studi delle dottrine dei Bramini. Accettato come allievo nella città santa di Jagannath mostrando la sua sapienza. Edmond Bordeaux Szekely parla invece del Gesù degli Esseni, descrivendo il Cristo come un maestro taumaturgo e la madre terra assume un ruolo di primaria importanza svolgendo addirittura il ruolo del Padre. Alla base di tutto c’è un forte amore per tutte le creature e un desiderio di pace. Paul Le Cour, esoterico francese, parla dell’età dell’Acquario come un’era in cui il sole entra in un nuovo segno zodiacale, esce dal segno dei pesci ed entra in quello dell’acquario, e ciò accade ogni duemilacentosessantasette anni. L’evento precedente ava segnato la nascita del cristianesimo, quindi noi siamo in attesa di una forte novità che sta arrivando. Si avrà la venuta del “gran Re”, il ritorno del Cristo, la parusia, si avranno cambiamenti radicali come annuncia l’Apocalisse di san Giovanni.[3]Le Cour, fa riferimento al segno zodiacale dei pesci sottolineando l’importanza del simbolo del pesce per i Cristiani. Rappresentato sempre come simbolo principale del Cristianesimo. In particolare, in un suo volume scrive: «il demiurgo creatore del nostro sistema entra nel corpo di un essere dotato di grande virtù in modo da predicare, in tre anni, una dottrina destinata a sostituirsi alle religioni del tempo. E non a caso esso fu raffigurato proprio con un pesce, mentre dalla parola greca ictus, pesce, si ricava per anagramma Iesous Christos Thèou Ulios Soter, Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore».[4] Le Couer quindi, sostiene che sta per arrivare il Cristo-Acquario, che sarà la prossima venuta del Cristo-Ictus (pesce). Secondo l’astrologia, il segno dell’acquario è rappresentato da due linee parallele, oppure, sulle carte celesti, da un cappello capovolto che sostiene un’urna colma d’acqua che fuoriesce con un piccolo riverbero. Secondo il teologo è il simbolo di abbondanza, di un’era in cui tutto è a portata di mano. A questo si appoggiano anche le correnti esoteriche che aspettano di sostituire il Cristo prendendo il sopravvento sulla Chiesa Cattolica. Queste correnti però, aspettando un cristo che è un uomo capace di entrare in perfetto contatto con le energie del cosmo, uno di noi che riesce a diventare cristo, non il Figlio di Dio inviato per Salvare il mondo. Un maestro che essendo riuscito a catturare energia lo insegna agli altri portando nel mondo la pace. Secondo loro, dovrebbe portare il mondo a cambiare vita e a donare pace, serenità e amore. Questi teologi della New Age, sono conosciuti, come “saggi di Dio”, che si occupano appunto di teosofia, insegnando aspetti non riconosciuti dalla Chiesa, in quanto esoterici. Tecniche che dovrebbero rendere una semplice persona in grado di diventare maestro, in contatto con il cosmo e in grado di essere illuminato per poter comprendere e presagire. Secondo Alice Ann Bailey la venuta del Cristo nel nostro tempo è normale, perché viviamo nel caos, la nostra società è in crisi e c’è bisogno di un evento che ci salvi.
Si parla di avatar, come lo furono Cristo in Occidente e Budda in Oriente. C’è addirittura un movimente detto Lifewave che parla di un salvatore già tra di noi e residente in Inghilterra, ed ha il nome di Ishvara. «L’essere supremo che assume aspetto umano di epoca in epoca per l’evoluzione e la salvaguardia dell’umanità». Incarnato in un bianco, egli risiederebbe nell’Inghilterra meridionale in cui avrebbe cominciato a predicare nel 1975.[5] Anche in India si ha un presunto salvatore, dal nome Saï Baba, indù nato nel 1925, nei pressi di Bangadore, luogo in cui viene proclamato ed è diffusa la meditazione guidata da ceneri sacre. Col passare degli anni questo bisogno incombente della nuova venuta del Salvatore, vede il nascere di diversi Salvatori, in ogni parte del mondo e con diversi metodi di pratiche. Il Cristo cosmico, quindi può essere chiunque, chiunque sia in grado di avere un forte io, una forte personalità armoniosa e una conoscenza molto sviluppata dell’uomo, del cosmo, e di tecniche che fanno raggiungere un distaccamento momentaneo da tutte le tensioni legate alla vita di tutti i giorni, tecniche di meditazione. Vi è anche una preghiera che accomuna le New Age, che loro definisco preghiera giornaliera, come lo è il nostro Padre Nostro: « Dal punto di Luce nel pensiero di Dio / la Luce affluisca nel pensiero degli uomini / la Luce discenda sulla terra. / Dal punto d’Amore nel cuore degli uomini / l’Amore affluisca nel cuore degli uomini / possa Cristo ritornare sulla terra. / Dal centro in cui è nota la volontà di Dio / il disegno guidi il debole volere degli uomini / il disegno che i maestri conoscono e servono. / Dal centro che chiamiamo razza degli uomini / sbocci il piano d’ Amore e di Luce / e possa sigillare la porta della dimora del male. / Luce, Amore e Potenza restaurino / il piano sulla terra. »[6] Da questa preghiera scaturisce un animo debole, bisognoso, povero, in cerca di un aiuto incombente. La struttura metrica della preghiera è formata da quattro terzine e poi una conclusione di due righe che riassume i concetti principali, come un ultimo grido di aiuto. Nella prima terzina, è evidente un desiderio di ricevere, ben scandito dall’utilizzo dei verbi affluire e discendere, “affluisca” discenda”, usati in tono esortativo. Viene richiesta la luce, quindi è evidente che si vive nel buio. Nella seconda terzina vi è una ripetizione del verbo affluire e compare anche “ritornare”, come una ricerca di qualcosa che abbiamo avuto, ma abbiamo perso; viene invocato l’Amore. Un concetto sconosciuto ai Cristiani, perché il nostro Cristo è un Cristo risorto, sempre presente in mezzo a noi, “perché cercate tra i morti colui che vive? Non è qui, è risuscitato” (Lc. 24, 6). “Se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male, perché tu sei con me” Salmo 23 (22), 4. Nella terza terzina si parla di un disegno e del bisogno di una guida capace di aiutare a realizzarlo. Nella quarta, vengono ripresi il tema della Luce e dell’Amore, evidenziando che il male li ostacola e c’è bisogno di qualcuno che “possa sigillare la porta della dimora del male”, quindi un Salvatore. Nella conclusione vengono ancora ripresi i temi centrali della preghiera: Luce e Amore, e viene nominata la “Potenza” che racchiude l’idea della guida e della salvezza. Nel “Padre Nostro” dei cristiani si ha un unno di lode iniziale: “Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il Tuo nome”. Poi, segue un’esortazione a seguire la legge del Signore, a metterla in pratica per fare regnare l’amore tra di noi. Segue una preghiera d’ invocazione per ottenere un aiuto quotidiano: “Dacci il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Infine, la richiesta di liberazione dal male: “ e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male, Amen”.
[1] Fox M., The Coming of the Cosmic Christ. The Healing of Mother Earth and the Birth of a Global Renaissance, Happer & Row, New York 1988, p. 128.
[2] Fox M., op. cit., p. 135 e 152.
[3] Vernette J., Il new age, pp. 56-58.
[4] Le Cour P., L’ère du Verseau, Dervy Livres, Paris, n.ed. 1986, p. 115.
[5] Vernette J., Il New age, p. 73
[6] Vernette J., Il New Age, pp. 75-76.