Distruttori del passato
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
I terroristi dell’ISIS hanno distrutto il museo di Mosul in Iraq. Vittorio Sgarbi, critico d’arte e Dario Franceschini, Ministro del Beni e delle attività culturali e del turismo hanno preso posizione.
Nel 1910 Marinetti aveva firmato il manifesto “Contro Venezia passatista” in cui metteva nero su bianco tutto il suo disprezzo per la cultura del passato, solo teorica, spinto dal desiderio di innovazione, dallo stimolare nelle menti nuove idee e progetti senza “copiare dal passato”, ma mai nessuno aveva sfogato violenza fisica contro oggetti storici, tutelati, protetti, custoditi e conservati in quanto beni dell’intera umanità. Solo nei nostri giorni si vede “l’inaudito” e la violenza dell’ISIS colpisce anche la nostra cultura. I filosofi del Medioevo avevano ben presente le tre domande esistenziali dell’umanità: chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Non si può rispondere alla terza senza aver avuto risposta alla prima. Il nostro passato è la nostra storia e cancellarla significa annullare noi stessi. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha, infatti, chiesto l’istituzione di un Tribunale Internazionale per processare e punire i terroristi dell’ISISI colpevoli di un reato che va contro tutti. Anche il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ha preso parte per esporre uno stato di allerta verso una tolleranza che va frenata al più presto. Nella sua pagina di Facebook ha scritto: «Dopo la violenza atroce sulle persone ora la follia cieca e distruttrice dell’Isis sulle statue assire a Mosul, patrimonio di tutta l’umanità». Un’atrocità che ha generato sconforto e desolazione verso un patrimonio che è oltre ad essere la nostra storia, anche un bene culturale, economico, turistico, un segno lasciato da altre vite per testimoniare il loro passaggio, la loro cultura, il loro percorso di vita che va a costituire un tratto di tempo senza cui ci sarebbe un vuoto.
Video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=RNs9M8-d1So