Editto di Costantino: tolleranza
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Editto di Costantino o ancora Editto di Milano, 313 d.C. anno di tolleranza. 2013 anno di pace!
Nel 313 a.C. a Milano, l’imperatore Costantino proclamava l’Editto di tolleranza o Rescritto di tolleranza verso qualsiasi fede, detto poi anche Editto di Costantino o ancora Editto di Milano. Un anniversario importante da celebrare nel rispetto verso tutte le religioni, dopo così tanti secoli sembra assurdo parlare ancora di intolleranza, di caste e di persecuzioni, seppur non esplicite, implicite. Nel 2013 ormai viviamo in una società multiculturale, in cui gente considerata straniera si è ormai radicata. Milano n’è è l’emblema, come tutte le grandi città del resto. Oggi si vive nella consapevolezza di attribuire al termine “individuo” una concezione moderna che affiora già ai tempi della Rivoluzione industriale. Il teorico Èmile Durkheim aveva elaborato una teoria secondo cui nelle società primitive o arcaiche la “coscienza collettiva” coincideva quasi del tutto con la coscienza individuale, in un contesto in cui la somiglianza fra famiglie e clan dotati delle stesse funzioni era interpretato come principio base dell’organizzazione sociale. Di conseguenza, con questo presupposto ogni individuo non deve lottare per affermarsi come tale, ma lo è per natura e dignità. Secondo lo psicologico Erich Fromm (1900-1980) si tratta di un processo di “individuazione” che si sviluppa in due modi e luoghi differenti: nel bambino quando inizia a separarsi dagli adulti e si riconosce come soggetto dotato di volontà e autonomia; il soggetto che vive nella società riconosce la propria identità e il proprio destino al di fuori della semplice collocazione nel clan, nella casta sociale, nella Chiesa, e si trova davanti al compito di orientarsi singolarmente nella realtà sociale (Cfr., “Fuga dalla libertà”, 1940). Si vede, così, come la religione sia un campo fondamentale dell’esistenza umana a cui ogni individuo aderisce secondo le proprie sensibilità, credenze e attitudini che ritrova all’interno di un culto. Viviamo, infatti, in una società in cui a scuola non si studia più religione, bensì Storia delle religioni, attribuendo ad ognuna il suo valore, offrendo un panorama di ogni culto nella consapevolezza di affermare il proprio credo paragonandolo agli altri, un modo per scoprire, come San Francesco, che anche tra Cristiani e Musulmani ci può essere dialogo! Questo anniversario di tolleranza dovrebbe sensibilizzare tutti gli uomini alla riflessione e all’apertura verso ciò che è diverso osservandolo, con il dovuto rispetto e dialogo. Un cammino verso un mondo, senza barriere, che inizia nelle scuole, con classi di alunni multiculturali.
Tiziana Mazzaglia, Editto di Costantino o ancora Editto di Milano, 313 d.C. anno di tolleranza. 2013 anno di pace!, in «L’informatore delle autonomie locali», 23/01/2013 http://www.linformatore.info/?p=371