Il canto della capinera di Claudio Bovino

Il canto della capinera di Claudio Bovino

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Intervista al prof. Claudio Bovino riguardo il suo ultimo libro: “Il canto della capinera”.

1. Come nasce l’idea di questo libro?

12277259_10208460998506575_551401635_n«Da una decina d’anni collaboro con alcuni brand storici dell’editoria giuridica italiana che sono stati acquisito dal gruppo editoriale olandese Wolters Kluwer. Mi riferisco, tra gli altri, a IPSOA e UTET, per i quali redigo articoli di approfondimento, news e pubblicazioni, disponibili sia in cartaceo, sia online, per gli abbonati. Sulla base della mia formazione giuridica (sono un avvocato e sono anche abilitato all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche alle superiori) e del mio impegno quale volontario per il WWF (per poco meno di dieci anni sono stato il responsabile della sezione WWF di Aversa, che ho fondato con alcuni amici nel 1990), sono riuscito a “crearmi” una sorta di professione di giornalista giuridico, il cui oggetto, prevalentemente, è la materia ambientale. Accanto a questo lavoro, da qualche anno ho cominciato a frequentare il forum di scrittura della rivista Writers Magazine Italia (disponibile in cartaceo o in digitale) che propone spesso dei contest a tema, per la redazione di racconti più o meno brevi. Ebbene, “Il canto della capinera” è il racconto col quale ho partecipato a una selezione, bandita nel settembre 2014, per la pubblicazione su un numero della rivista WMI destinato a contenere 20 racconti brevi, dei gialli di massimo 2000 battute ciascuno legati agli scenari e ai personaggi descritti da Franco Forte nel suo libro “Ira Domini – Sangue sui Navigli” pubblicato da Mondadori. Bisognava, in pratica, prendere spunto da una situazione narrata nel romanzo, per affrontarla da prospettive diverse, con idee nuove e con una interpretazione personale di scene, situazioni e momenti. Parteciparono quasi un centinaio di racconti, e uno dei venti prescelti fu il mio! Con mia grande gioia, anche perchè a questi 20 selezionati, veniva poi offerta l’occasione di scrivere un giallo (di qualunque tipo, storico, classico, contemporaneo), ma stavolta un racconto più lungo, di circa 60.000 battute (30 cartelle) destinato ad un’antologia dei Gialli Mondadori tutta italiana. Solo tre racconti di questi quasi esordienti, però avrebbero trovato posto tra i racconti “Delitti in giallo”, pubblicati effettivamente nell’estate 2015, accanto ad autori già noti e pubblicati proprio nei Gialli. Il mio racconto non ha superato questa “fase 2” ma è stato comunque apprezzato da Franco Forte, che è direttore editoriale dell’associazione Delos Books nonché editor delle collane Mondadori da edicola (Urania, Segretissimo e, per l’appunto Gialli Mondadori) mi offerto dato la possibilità di pubblicarlo nella collana digitale “Delos Crime” di Delos Digital, curata da Vincenzo Vizzini. Occasione che ho colto al volo!»

2. Può dirci qualcosa su come è nato il titolo e raccontare una breve trama?

«Leggendo le prime pagine si capisce da dove è venuta fuori la “capinera” del titolo, ma per il resto lascio ai lettori il piacere della scoperta attraverso la lettura. Per quanto riguarda la trama: il racconto è thriller con protagonista il giovane giornalista Davide Fasano, che si occupa di cronaca legata ai danni all’ambiente. A dire la verità, questa è la seconda volta in cui Davide Fasano appare: il nome del personaggio nasce nel 2009 grazie all’amico Paolo Colombo (ma questa è un’altra storia…), mentre la sua prima comparsa è nel racconto breve “Un tuffo dove il mare è più blu” (2000 battute) contenuto nell’antologia “365 racconti d’estate” (giugno 2014, Delos Store), ed era una sorta di trailer di una vicenda più corposa che ho intenzione di scrivere, prima o poi. Nel “canto della capinera”, l’azione dei personaggi si svolge sullo sfondo di alcune zone della Campania ferite dal crimine e dai rifiuti. Il racconto si apre col ritrovamento di un cadavere all’interno di un’oasi protetta, durante una giornata di pulizia da parte dei volontari di un’associazione ambientalista, insieme a comuni cittadini. Si scoprirà trattarsi di un politico locale; Davide Fasano si troverà fortuitamente a seguire l’indagine, collaborando, in via non ufficiale con gli uomini dell’Arma dei carabinieri.»

3. Quale messaggi affida ai lettori di questa Sua opera?

«Il racconto, al di là della trama gialla, che spero avvinca il lettore, vuole accendere ancora una volta i riflettori sugli sfregi all’ambiente che da troppo tempo vengono perpetrati, spesso impunemente, a danno della salute e del territorio. Ho provato a tratteggiare una umanità dolente, che allo stesso tempo e carnefice e vittima, in una situazione in cui i “colpevoli” sono davvero tanti.»

4. Ci sono aspetti che in qualche modo risultano vicini al Suo vissuto?

«Molti elementi della storia traggono ispirazione da esperienze personali, di quando io stesso ero un attivista del WWF, e alcuni dei personaggi sono chiaramente ispirati, anche nei nomi, a fatti che ho vissuto ho visto comunque da vicino. Con i nomi ho giocato un po’ e ci sono, tra l’altro, dei piccoli omaggi, letterari e non, e tra questi un personaggio che si chiama Umberto, come mio padre (entrambi condividono l’appartenenza alla Benemerita) e un altro, un magistrato, Lubrano, che è un omaggio al giudice e senatore Giovanni Lubrano di Ricco, che è stato anche presidente del WWF Campania, che ha speso la sua vita in mille battaglie a favore dell’ambiente. Purtroppo, Gianni è scomparso qualche mese prima della pubblicazione ma rimarrà per me sempre fonte di ispirazione.»

5. Ci sarà un continuo?

«Sicuramente, sono già al lavoro su trama e ambientazione. E questo sia perché sto avendo dei buoni riscontri nella mia rete di contatti sui social network e nelle vendite – tenuto conto che, in questo ambito, sono praticamente un esordiente – e perché lo stesso Franco Forte ha incoraggiato una seconda avventura di Davide Fasano, per “l’ottima performance nelle classifiche degli storie online dell’e-book”, e perché si tratterebbe, come ha scritto lui, di “un racconto intenso e moderno, che merita davvero l’attenzione del pubblico.”»

 

Biografia dell’autore tratta dalla versione dell’e-book e fornitami dall’autore stesso:

«Nato a Napoli nel 1969, Claudio Bovino ha vissuto fino al 2002 ad Aversa allorquando si è trasferito a Milano dove vive con la moglie e tre splendide bambine.

Ha frequentato il Liceo classico “Domenico Cirillo” di Aversa e, dopo aver frequentato la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, si è laureato in storia del diritto Italiano presso l’Università degli Studi di Salerno (Fisciano), discutendo una tesi su un giurista del ‘500, Nunzio Pelliccia con relatore il prof. Pier Luigi Rovito: nel 2010, per tale lavoro, il Comune di Aversa gli ha assegnato il “premio cultura ‘Tiberio Cecere’”.

Sul premio: ved. Le “Consuetudines aversanas”, articolo pubblicato nel Sudsidiario del 16 gennaio 2010, supplemento de Il Denaro, Napoli (l’articolo è adesso reperibile qui).

Ha svolto la professione di avvocato e abilitato all’insegnamento delle discipline giuridiche (ha insegnato diritto, economia e sociologia in alcuni istituti superiori della Provincia di Milano).

Ha conseguito il master in Gestione e Recupero delle Risorse Ambientali presso l’Università di Milano – Bicocca, confermando la sua passione per l’ambiente, dopo una esperienza quasi decennale di responsabile della sezione del WWF di Aversa.
Dal 2005 collabora con il gruppo editoriale Wolters Kluwer Italia (IPSOA, INDICITALIA, UTET, Sistema Leggi d’Italia) per il quale ha scritto più di quattrocento news e articoli (prevalentemente temi giuridici nelle materie comunitarie, ambientali e privacy), un libro e un e-book su tematiche ambientali.

In particolare, scrive per i seguenti prodotti editoriali:

– le riviste “Ambiente & Sviluppo” e “L’Agricoltura” (Ipsoa),

– il Quotidiano Unico Ipsoa ,

– il Quotidiano Giuridico (IPSOA),

– i Quotidiani per gli Enti Locali e per la P.A. del Sistema Leggi d’Italia,

– la banca dati Ambiente del Sistema Leggi d’Italia,

– il Quotidiano del portale Sistema Ambiente e Sicurezza (Ipsoa-Indicitalia),

– lo Speciale online Riforma Ambientale (Ipsoa);

– il servizio Esperto in materia ambientale (Ipsoa) e il servizio “Leggi d’Italia risponde” in materia ambientale.
Tra l’altro, per Ipsoa ha scritto un libro sul SISTRI (2010), un e-book sull’AUA, Autorizzazione unica ambientale (2013) e un e-book sugli “Ecoreati. I nuovi delitti contro l’ambiente” (2015).

Dal 2011 cura la redazione e l’aggiornamento (anche della versione online) delle voci sui rifiuti dell’opera “Ambiente” della collana “I Codici Tecnici” (Utet), nonché, per Ipsoa e Indicitalia, il capitolo sui rifiuti del Manuale Ambiente.
Qui sono reperibili alcuni suoi testi.

Ha tre figlie, appassionato di cinema, fumetti, sf e spy-stories e, nel poco tempo libero che gli rimane, “tolti” lavoro e famiglia, dipinge.
Ama il cinema, i fumetti e la fantascienza, e nel (poco) tempo libero disegna, dipinge e scrive racconti.

Per quanto riguarda la narrativa di genere, sino ad ora ha pubblicato con la casa editrice Delos Books solo mini-racconti da 2.000 battute, partendo dai contest banditi dalla Writer Magazine Italia, rivista dedicata agli aspiranti scrittori, e dal relativo forum:

– raccontini da una pagina (2.000 battute) nelle antologie 365 dedicate alla fine del mondo (2012), all’amore (2013), al Natale (2013) e all’estate (2014) (collana Atlantide nn. 9, 10, 12 e 13;

raccontino di fantascienza dal titolo “Manchadas” (2.000 battute) incluso nella raccolta “Tutti i mondi di Mondo9” curata da Dario Tonani, vincitrice del Premio Italia;

raccontino giallo-storico ispirato al romanzo “Ira Domini” (Mondadori) di Franco Forte, dal titolo “Requiescat in pace” (2.000 battute) pubblicato sulla rivista Wrtiters Magazine Italia n. 41 (dicembre 2014);

– raccontino di fantascienza dal titolo “L’apprendista” (2.000 battute) ispirato alla serie “Trainville” di Alain Voudì, di prossima pubblicazione sulla Rivista “Robot”.

“Il canto della capinera” è il suo primo racconto “lungo”, pubblicato sulla collana “delos Crime”, dalla Delos Digital, la branca digitale di Delos Books.

Il racconto era in lizza – con altri 19 – per essere pubblicato sullo speciale “Delitti d’estate” dei Gialli Mondadori.»

Per informazioni:

Si consiglia di visitare la pagina di Facebook dedicata al racconto.

 

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