L’energia della terza età: Leonard Cohen
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Leonard Cohen e il suo nuovo album per festeggiare il suo ottantesimo anno di vita: Popular Problems”.
“Una volta i vecchi non li mandavano all’ ospizio, ma li usavano per cantare le ninna nanne”. Questa è una frase che ho udito, circa un mese fa, a Como, in occasione del festival Parolario, ad un intervento dello scrittore Mauro Corona. Parole che esprimono una forza inesauribilmente preziosa e oggi troppo spesso sottovalutata nell’ignoranza e nell’egoismo. Di questa forza ne è testimone l’artista Leonard Cohen, con il suo nuovo brano “Popular Problems”, il tredicesimo della sua produzione, edito alla vigilia dell’ottantesimo genetliaco e con alle spalle sessant’anni di carriera. Guerra, stragi e un’umanità schiacciata da un senso di minaccia sono i temi tratti nei brani del nuovo album. Una lunga carriera la sua, che ha visto solo una sosta di qualche anno in un monastero Zen, sito in periferia di Los Angeles: luogo mistico in cui si è potuto ricaricare, anche perché, sembra che i debiti non gli abbiano permesso di non produrre. Per noi si tratta una fortuna, perché Cohen è un grande maestro da cui ereditiamo un patrimonio artistico insostituibile, irripetibile e salutare per chi sa assaporare la magia della musica.