Mai più schiavi verso il 2020
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Al Vaticano esponenti di tutte le religioni firmano la Dichiarazione contro la schiavitù.
Il 2 dicembre 2014 Papa Francesco Bergoglio si è riunito in preghiera, al Vaticano, con altri dodici leader religiosi: cattolici, protestanti, buddisti, musulmani, scintoisti, ebrei… Tutti insieme per porre fine alla “schiavitù” e come riporta un passo del Vangelo: “Se due di voi sulla terra di metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio gliela concederà” Mt. 18,19. In previsione per il 2020 si ha una prospettiva di vita senza più lavoro minorile, prostituzione, traffico di organi e ogni altro crimine contro la dignità umana. Tra le parole del papa sono state pronunciate: «Noi firmatari siamo oggi, qui riuniti, per un’iniziativa storica volta ad ispirare azioni spirituali e pratiche da parte di tutte le religioni del mondo e delle persone di buona volontà, per eliminare per sempre la schiavitù moderna entro il 2020. Agli occhi di Dio, ogni essere umano, ragazza o ragazzo, donna o uomo è una persona libera, destinata a esistere per il bene di ognuno in eguaglianza e fraternità». Una riunione conclusasi con «l’impegno comune di fare tutto il possibile, all’interno delle comunità dei credenti e all’esterno di esse, per ridare la libertà a chi è vittima di schiavitù o di tratta di esseri umani, restituendo loro speranza nel futuro. Oggi abbiamo la possibilità, la consapevolezza, la saggezza, i mezzi innovativi e le tecnologie necessarie a raggiungere questo obiettivo umano e morale». Un concetto ribadito dal papa anche su twitter “siamo tutti fratelli, mai più schiavitù”. Un’occasione in cui ricordare e sollecitare a cogliere l’attimo per mettere, finalmente, in pratica la via della salvezza e della pace, come riporta un altro passo del vangelo: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” Mc 1, 12.