Mario Sironi in mostra a Roma
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Complesso del Vittoriano, Roma, in corso dal 4 ottobre c.m. fino a giorno 8 febbraio 2015.
L’ala Brasini, salone delle mostre temporanee, nel complesso del Vittoriano, a Roma ospita fino a febbraio opere del maestro Mario Sironi (1885-1961). Un evento a cura di Elena Pontiggia e l’archivio Sironi di Romana Sironi. In collaborazione con Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Con il patrocinio di Presidenza del Consigli dei Ministri, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Ministero degli Affari Esteri. Catalogo Skira.
L’arte di Sironi parla di un mondo contemporaneo e di una dimensione umana interiore e spirituale. Appassionato di Schopenhauer, Nietzche, Heine, Leopardi, dei romanzieri francesi, di Wagner. Un artista che ha collaborato al sorgere dell’arte contemporanea; importante è stata la sua amicizia con Boccioni che lo ha avvicinato al Futurismo. Con Morandi, tra il 1917 e il 1918 si era dedicato alla Metafisica: un’arte “al di là della fisica”, un modo di leggere e rappresentare la natura negli aspetti più celati e invisibili, ma in sintonia con il cuore dell’uomo e in contrasto con la città che è sempre più luogo di affollamento e di nevrosi. Lui stesso soffriva di un disagio esistenziale che gli aveva procurato una crisi depressiva. Nel periodo post-metafisico aveva assunto caratteri più malinconici nei confronti della grandezza della tradizione italiana orami persa. In architettura era vicino ad artisti internazionali. La sua arte ha toccato varie branche infatti, è stato pianista, pittore, scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico.
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