di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Intervista a Massimo Germini, chitarrista, musicista, insegnante e anche angelo custode dei carcerati.

Massimo Germini e Tiziana Mazzaglia, Pavia 8 agosto 2017.

Intervistare Massimo Germini è stata un’esperienza emozionante, tanto quanto ascoltarlo suonare mentre accompagna i brani di Roberto Vecchioni e Giovanni Nuti. Istanti che rimangono impressi nell’anima per tutta la vita. Una musica capace di impolverare gli ascoltatori di quella polverina misteriosa: che fa spiccare il volo alle farfalle. Infatti, non solo racconta di come nasce un brano, di cosa insegna in Università a Pavia, insieme a Roberto Vecchioni, le emozioni provate sul palco, la collaborazione con Alda Merini: ma in particolare racconta di come la musica, portata nei carceri a chi vive l’ergastolo scontando la propria pena, sia in nel buio una scia di luce capace di far assaporare una libertà interiore. Massimo non è solo un chitarrista che si esibisce sul palco, ma come si usa dire, sa andare “dalle stesse alle stalle”, perché sa che la musica è ovunque ed è in noi stessi. Alda Merini raccontava che in manicomio non c’era nessuno che suonava, ma loro avevano la musica nel cuore. Attraverso le parole di Massimo è possibile immaginare un viaggio dantesco nel luogo da cui nessuno uscirà. Lui ha il privilegio di entrare e lasciare la la sua musica eterna. E come dice Vecchioni in una delle sue canzoni “non sei solo se qualcuno è andato via, sei solo se qualcuno non è mai arrivato”.

Qui il video dell’intervista e qualche suggerimento sulle sue prossime tappe in tour…

Si consigliano i seguenti link per approfondimenti:

http://www.lecanoedelweb.it/?s=alda+merini

http://www.lecanoedelweb.it/?s=giovanni+nuti

http://www.lecanoedelweb.it/?s=roberto+vecchioni