Sicilia: isola di merda o isola che splende?
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
La Sicilia ha i suoi pregi e suoi difetti come tutte le regioni.
Anni fa ho assistito ad una catechesi di padre Silvano Fausti s.j., tenutasi a Milano in quel dì San Babila: era uno dei soliti incontri in cui padre Silvano, autore di molti libri religiosi, commentava passi del vangelo. Ricordo, che per invogliare le persone ad andare alla santa Messa aveva riportato un esempio simpatico e realistico: «Quando andate a Messa, magari il parroco vi annoia durante la predica, ma vi offre il Signore ed è una situazione analoga a quando un fidanzato regala, alla sua amata, un anello di fidanzamento avvolto nella carta di gorgonzola. Ecco, quella carta puzza, ma la si può scartare, non è importante, dentro vi è un diamante e anche se dovesse puzzare non perderebbe mai il suo valore.» Trovo questo paragone sempre attuale e riutilizzabile in molti contesti. Sì sa che il sud Italia è sempre stato criticato aspramente, in particolare da abitanti del nord, ma i problemi ci sono in ogni regione: a ognuno il suo! Si può citare ancora un passo del vangelo in cui si dice di non guardare la pagliuzza nell’occhio di un altro, quando nel proprio magari c’è una trave. Di recente il professore e cantante Roberto Vecchioni è stato invitato in Sicilia, come ospite per l’incontro “Mercanti di luce”, nell’Università degli studi di Palermo, presso l’aula Magna di Ingegneria e in quest’occasione ha detto pubblicamente: «Ci sono quattrocento persone su duecento senza casco e in tutti i posti ci sono tre file di macchine in mezzo alla strada e si passa con fatica. Sicilia isola di merda.» Di certo Vecchioni sarà rimasto infastidito da una “carta di gorgonzola” immerso nel traffico stradale, ma è anche vero che da milanese conoscerà molto bene il caos del traffico di cui Milano ne porta la bandiera. Peccato che non sia andato oltre e non abbia ammirato la bellezza “del diamante” che è la Sicilia. Riguardo l’esclamazione scurrile, “isola di merda”, forse anche in questo contesto, bisogna gettare via la “carta di gorgonzola” della scurrilità e accettare un velato complimento di fertilità, perché la merda concima e un’isola piena di merda può concimare il futuro di tutta la Nazione.