Premio Nobel a Patrick Modiano: “Un Marcel Proust del nostro tempo”
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Premio Nobel 2014 per la Letteratura a Patrick Modiano, scrittore e scenografo francese: “un Marcel Proust del nostro tempo” che permette di rivivere la memoria del passato attraverso il racconto.
Come sosteneva Isaac B. Singer «in qualche punto dell’universo deve esserci un archivio in cui sono conservate tutte le sofferenze dell’uomo. Non esisterebbe giustizia divina se la storia di un misero non ornasse in eterno l’infinita biblioteca di Dio. » Questo archivio Modiano lo ha custodito nel suo cuore e attingendo con la penna nei suoi ricordi ha addirittura vinto il Premio Nobel per la letteratura. Incredulo e stupito si è mostrato davanti alla notizia:
«Quando me lo hanno detto sono uscito per camminare un po’. Ero molto sorpreso, non me lo aspettavo. Ho provato un senso di sdoppiamento, come se si stesse parlando di un’altra persona con il mio stesso nome (…) Mi sembra irreale essere finito insieme ad autori come Camus, che ammiravo quando ero bambino e adolescente. »
Quella che lui stesso ha definito “una scelta bizzarra” invece, per la giuria è stata una scelta dovuta ad una forma di scrittura definibile “arte della memoria” che “ha evocato i destini umani più inafferrabili e ha svelato il mondo dell’occupazione” nazista in Francia. Secondo i critici letterari europei e americani Modiano è “un Marcel Proust del nostro tempo”.
Musa ispiratrice dei suoi scritti è appunto il ricordo del passato; quanto ha vissuto, visto e sentito nel corso della sua vita. Nato il 30 luglio del 1945 a Boulogne Bilancourt, figlio di un ebreo francese di origini italiane e di un attrice belga. Deve la sua formazione a Raymond Queneau, figura significativa che ha lasciato la sua impronta nella cultura del nostro vincitore. Il suo primo romanzo è La place de l’Etoile pubblicato nel1968, da Gallimard editore. Dieci anni dopo ha vinto il premio Goncourt con Rue des boutiques obscures. Tra le sue attività vanno ricordate le funzioni di documentarista per Carlo Ponti e paroliere per Françoise Hardy. Le sue opere ammontano a trenta romanzi, tra cui, tradotti in italiano, Dora Bruder (Guanda), Sconosciute, Bijou, Un pedigree, L’Orizzonte e Nel caffè della gioventù perduta (Einaudi) e ancora, L’erba delle notti che sarà pubblicato a dicembre 2014 nei Supercoralli Einaudi nella traduzione di Emanuelle Caillat e Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier, edito con la casa editrice Einaudi nel 2015.