Storia di un talento
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Le favole, quel genere letterario che da sempre ci accompagna.
Un giorno, una vecchia volpe fu ferita nel suo orgoglio da un timido scoiattolo, a cui aveva teso un tranello: voleva fargli raccogliere bacche per sfamare altri animali. Allora, disse, la volpe: «Tu scoiattolo, altro non sei che una stupida e ignorante gallina! Non hai capito niente! Donare agli altri rende onore! Tu hai un talento che viene da Dio, non è tuo e come tale devi donarlo agli altri. Pensa al bianco coniglio, che per restare in vita donava le sue carote». Ma, lo scoiattolo sapeva che la volpe stava parlando solo per ira e che il bianco coniglio aveva agito in quel modo per timore. Così, forte della sua Dignità, non si lasciò ferire dalle parole di astio e fece finta di non averle udite, senza rispondere. Rimase solo una ferita allo scoiattolo, perché aveva stimato la saggezza della volpe e aveva creduto in lei. Una delusione lascia sempre le sue ferite, l’importante è non cadere nei tranelli! Così, fecero anche le operose formichine, che non diedero le loro briciole alle prepotenti cicale.