Docenti in piazza: sciopero del 24 aprile 2015

Docenti in piazza: sciopero del 24 aprile 2015

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Docenti scioperano contro il DDL “Buona Scuola”. Messaggio del prof. Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief.

unnamed (8)Docenti in piazza! ancora una volta, tutti uniti contro il DDL “Buona Scuola” che prospetta un aumento di disoccupati e quindi vite rovinate, senza lavoro e senza dignità. Dopo il flash mob di ieri sera, lo sciopero di oggi ha creato disagi alle scuole e ha riempito le strade di Roma. Il sindacato Anief ha messo a disposizione pullman in ogni città italiana. La richiesta è di ritirare il ddl, di assumere tutti i precari, recuperare i duecentocinquantamila posti di lavoro tagliati, finanziamenti alla scuola pubblica e non alla privata. Il presidente dell’Anief, prof. Marcello Pacifico ha detto:

«Lo sciopero di oggi e’ la prima risposta alla riforma del governo sulla scuola. Più di diecimila persone in corteo per la capitale per fare ascoltare la voce di chi lavora ogni giorno tra i banchi, le aule, i corridoi. Bisogna ripristinare il tempo scuola tagliato, assumere tutti i precari per non soccombere in tribunale, condividere collegialmente le scelte nella gestione delle scuole. Il preside padrone aziendale non e’ la soluzione. Se la piazza non sarà ascoltata ci rivolgeremo ai tribunali della repubblica ed europei».

La prof.ssa Sandra Zingaretti, mentre marcia a Roma con i colleghi rivolge un messaggio ai colleghi di ruolo che si sentono, in qualche modo, esonerati dalle conseguenze del ddl, quando non lo sono affatto:

«Ai colleghi di ruolo che si sentono al sicuro nelle loro tiepide case, preoccupati solo di tenersi gli 80€ dello sciopero:
1) Se dite “HO FATTO TANTI SCIOPERI, NON SERVONO”, oltre a ragionare da pressappochisti, ignorate l’attuale situazione politica in Italia: questo governo, NON ESSENDO STATO ELETTO DAL POPOLO, È INTERESSATO SOLO AL CONSENSO, QUINDI CONTERÀ LE ADESIONI ALLO SCIOPERO per capire QUANTI IN FUTURO NON LO VOTERANNO; gli scioperi contro la Gelmini INVECE, erano contro un governo votato (purtroppo) dal popolo e forte del larghissimo consenso popolare, compresi molti presidi, docenti e bidelli.
2) Le scuole della nostra provincia hanno un calo di iscrizioni e il DDL taglierà posti di lavoro, quindi MOLTI COLLEGHI DI RUOLO PERDERANNO LA CATTEDRA FINENDO NEGLI ALBI TERRITORIALI COME I PRECARI. SE POI HANNO FIGLI PICCOLI OPPURE SONO IN ATTESA DI FIGLI O HANNO LA 104, COL CAVOLO CHE QUALCUNO LI CHIAMERÀ DAGLI ALBI; I DOCENTI SARANNO GLI UNICI IMPIEGATI PUBBLICI A NON AVERE PIÙ LA TITOLARITÀ;
3) NON FARE QUESTO SCIOPERO significa ABBANDONARE I NOSTRI COLLEGHI PRECARI (plurititolati e precari storici) E VENDERLI PER 30 DENARI (80€ trattenuti per lo sciopero);
4) NON FARE questo SCIOPERO, significa FREGARSENE DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE PUBBLICHE, che perdono la continuità e la qualità dell’insegnamento e non vengono neanche nominati nel DDL. A quelli delle SCUOLE PRIVATE però, si regalano 400€.
5) NON FARE QUESTO SCIOPERO SIGNIFICA AVALLARE LA SCUOLA come AZIENDA, L’INSEGNAMENTO come PROFITTO E GLI ALUNNI come MERCE;
6) NON FARE QUESTO SCIOPERO, significa che I DOCENTI NON POTRANNO PIÙ VOTARE ALCUNCHÉ (didattica, POF, ponti, recuperi…) PERCHÉ IL COLLEGIO DOCENTI SARÀ SVUOTATO DEL POTERE DI DELIBERA;
7) NON FARE questo SCIOPERO significa confermare l’opinione che la massa ha di noi (una categoria di privilegiati ma di sfigati disuniti) e quella che ne ha il governo (divide et impera). 
8) I PRESIDI POSSONO ESSERE SPOSTATI DAL DIRETTORE DELL’USR, perciò il D.S.  che per ora vi tutela (se vi tutela) potrebbe non restare;
9) NON FARE QUESTO SCIOPERO SIGNIFICA CALPESTARE GLI ATA, di cui il DDL neanche si occupa, come se i bidelli in una scuola non fossero importanti;
10) NON FARE QUESTO SCIOPERO significa avallare I PRIVILEGI DEI DOCENTI IMBUCATI che finora hanno avuto il distacco fuori dalla scuola (nei Ministeri, negli USR, nelle varie amministrazioni…), protetti dall’articolo 13 del DDL.
Sandra Zingaretti, collega di ruolo».
A documentare la giornata di oggi non mancano su Facebook le foto, che sono numerose, qui alcune tra le più significative:

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