Il Pd ritratta e Anief risponde: assunzione, rinnovo, chiamata
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Altra convocazione per i sindacati della scuola, fissata per lunedì 25 maggio. Renzi propone il dialogo, ma non ascolta; Giannini chiede ai sindacati di essere innovatori e non conservatori. Tre i punti della discussione.
Gent.mo Prof. Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, quali sono i tre punti in cui si può riassumere tutta l’opinione dei precari?
«I tre punti sono:
- Sulla mancata assunzione del personale inserito nelle graduatorie d’Istituto: si assiste ad un provvedimento insensato, perché settantamila precari sono stati chiamati a insegnare quest’anno nelle nostre scuole, molti su posti vacanti e questo significa che possono rivendicare in Tribunale la stabilizzazione. La situazione prevede che saranno chiamati anche il prossimo anno, ma non assunti. Si tratta di precari che hanno conseguito gli stessi titoli acquisiti dai loro colleghi, quindi continueranno i ricorsi in Tribunale.
- Sul rinnovo contrattuale: è doveroso allineare gli stipendi all’inflazione, come la consulta ha ribadito per le pensioni superiori a tre volte il minimo Inps. E’ dal 2008 che aumentano i prezzi. Il Governo vorrebbe dare 5 euro dal 2019, quando ne deve 10.000 euro per ogni lavoratore. Anche qui ci sarà il ricorso in Tribunale
- Sulla chiamata diretta: è incostituzionale, lo ha detto la Consulta alla Regione Lombardia, lo ribadisce il Consiglio di Stato. Si accede ai pubblici uffici per concorso e non per raccomandazione. Il potere assoluto di uno, il partito unico, il sindacato unico appartengono a un’altra cultura».