DDL: dannoso e incostituzionale
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
DDL, buona scuola, persiste ai rifiuti.
Altre manifestazioni sono previste per questo fine giugno. La scuola pubblica continua ad essere minacciata da Renzi. Quel 30 giugno, in cui scadono i contratti, sta per arrivare. Tutti disoccupati nei mesi estivi e ad inizio anno scolastico, come al solito, ci vorrà più di un mese prima di riassumere i docenti carenti, con la conseguenza di ore di lezione scoperte e quindi di una programma da iniziare in ritardo. Si potrebbe istituire, al 30 giugno, la festività del precario-martire del Governo. Come ha spiegato tante volte il prof. Marcello Pacifico, presidente del sindacato ANIEF: «gli incarichi dati al 30 giugno dovevano essere dati al 31 agosto e lo Stato ha voluto risparmiare le mensilità estive sulla pelle dei precari. Un contratto stipulato, anno per anno, è giusto che dopo anni venga stabilizzato a tempo indeterminato: questo, anche in base alla parità di trattamento tra cittadini, oltre che l’aspetto economico, oltre che i diritti dei lavoratori su ferie e permessi e che in questo momenti i Tribunali riconoscono pagando delle mensilità estive, per esempio a partire dal terzo anno in servizio. Cinque Tribunali della Repubblica riconoscono l’assunzione a tempo indeterminato del personale precario e il risarcimento in danni dovuti alla mancata stabilizzazione: variano dalle sei alle venti mensilità, cioè da settemila euro a venticinquemila euro. Oggi, tutti i precari che possono dimostrare di aver lavorato fino al 30 giugno su un posto vacante, non affidato a titolare, possono presentare ricorso con l’Anief: indipendentemente dalla stabilizzazione e indipendentemente dalle assunzioni avvenute negli scorsi anni, possono ricorrere in Tribunale per chiedere l’adeguato risarcimento contro la normativa in vigore». Malgrado l’evidenza dei fatti e l’incostituzionalità del DDL la tregua non arriva e sempre il prof. Pacifico comunica: «ANIEF è con i precari e tutto il personale della scuola. Anche in questo amaro giorno in cui si tradisce la volontà del parlamento e dell’Europa, di assumere più di centocinquantamila precari. Se non avremo risposta, nei prossimi giorni, inviteremo tutti a diffidare la presidenza del consiglio dei ministri e citarla al Tribunale civile di Roma per risarcimenti milionari. I precari hanno aspettato troppi anni. Devono essere stabilizzati subito». In tutta questa situazione i professori continuano ad essere uniti e in contatto attraverso i principali mass media come Facebook e Twitter e con chat come Waths app, in cui sta circolando questo messaggio: «Ieri a Napoli convegno GILDA, con intervento di Stefano Fassina. Nella discussione i punti più importanti emersi: 1. il ritiro del DDL è impossibile a farsi perché mancano i numeri. È possibile bloccarlo e lavorare di comune accordo alle modifiche sugli emendamenti o al ritiro di alcuni di essi ritenuti incostituzionali; 2. L’attenzione è alla figura troppo centrale del Dirigente scolastico; all’assunzione dei centomila circa in gae di questi cinquantamila circa ricoprirebbero posti vacanti, mentre gli altri rientrerebbero nel piano dell’organico funzionale. Discorso a parte per i precari delle graduatorie d’istituto per i quali si prevede, previo requisiti, un piano di assunzione pluriennale; 3. L’invito a nn abbandonare le piazze. Tutto quello che è stato fatto (sciopero, blocco scrutini, voto e altro ancora) è servito a rallentare la corsa all’approvazione del ddl. Bisogna, quindi mantenere la tensione alta e le piazze piene dei manifestanti. Senza dialogo ci sarebbe solo un’approvazione per fiducia … cosa non molto lontana del resto … a meno che le piazze non tornino riempirsi, di tutti però». Non manca neanche chi sdrammatizza per andare avanti con il sorriso e crea vignette dal sapore tanto reale quanto divertente.