I rischi ambientali al tempo del Covid-19

I rischi ambientali al tempo del Covid-19

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

I rischi ambientali al tempo del Covid-19: intervista al prof. Giovanni Cordini, Università degli Studi di Pavia.

Prof. Giovanni Cordini, Università degli Studi di Pavia.

Prof. Giovanni Cordini, Università degli Studi di Pavia.

1. Quali sono i rischi che il Covid-19 porta al nostro ambiante ?

«So che sono in corso diverse ricerche volte a determinare gli eventuali rischi da Covid-19 collegati all’ambiente, in particolare riguardo all’inquinamento atmosferico, tuttavia il tema principale di riflessione, fino ad ora, ha riguardato gli effetti immediati e diretti sulle persone e l’interazione tra persona, salute e ambiente. Per fare solo un esempio, durante il confinamento obbligato, molti hanno sentito in modo ben più intenso di prima l’utilità, anche psicologica, oltre che per il benessere fisico, di un’ immersione nella natura, di una passeggiata in un parco o lungo il greto di un ruscello. Quanti hanno potuto godere di un giardino o anche soltanto di un terrazzo dotato di piante e fiori potrebbero attestare il benefico apporto psicologico di una tale opportunità.  Infine il rapporto salute-ambiente, che è stato sempre presente nel dibattito scientifico ed è riconosciuto rilevante dalla nostra Costituzione agli articoli 9 e 32, mi sembra che possa utilmente tornare ad essere al centro di ogni attenta riflessione su questi temi».
2. In che modo si possono evitare? Quali atteggiamenti bisogna rispettare?
«Penso che questa epidemia ci debba indurre a riflettere sulle nostre abitudini di vita anche per quanto concerne la relazione tra ambiente e sostenibilità dello sviluppo. L’accelerazione impressa a temi come il lavoro a distanza, le nuove tecnologie digitali, l’uso degli strumenti informatici ecc. può consentire di affrontare meglio i problemi posti dai cambiamenti climatici, dalla produzione industriale e dalla distribuzione dei prodotti, dai trasporti, dal rapporto tra fonti energetiche tradizionali e fonti rinnovabili. Ritengo che sia opportuno ridisegnare la relazione tra ambiente e sviluppo che è una delle questioni più rilevanti affrontate nel dibattito planetario in materia ambientale».
3. Si può fare una previsione ottimistica per i prossime mesi e prossimi anni?
«Il quadro di riferimento, per quanto concerne la politica ambientale, non mi sembra mutato mentre le strategie, gli strumenti e anche la sensibilità dei singoli potrebbero essere tutte condizioni da rileggere anche in seguito agli effetti di questa pandemia».
Si consigliano i volumi di cui allego foto:
La governance globale dell’ambiente, a cura di Giovanni Cordini e Amedeo Postiglione, Diritti e Ambienti n. 20, Aracne 2018.
Diritto Ambientale, Profili internazionali Europei e Comparati, Giovanni Cordini, Paolo Fois, Sergio Marchisio, G. Giappichelli Editore.
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