La marcia dei precari a Firenze
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Oggi, 28 marzo 2015, un gruppo di circa duecento precari sta marciando nelle strade di Firenze.
“La scuola è nostra, non si tocca, la difenderemo con la lotta”
Questa è una delle frasi pronunciate dai professori il cui destino è minacciato dalla “buona scuola”. Vite destinate ad essere tranciate, ma in quanto vite, cariche di forza come cavalli ruggenti, che sfilano per le strade testimoniando la loro presenza. Stati d’animo inquietanti ben rappresentabili dal noto quadro espressionista “L’urlo” di Edvard Munch, del 1885: in cui il soggetto ritratto è stato identificato con una ragazzina anoressica. Il termine anoressia significa “riduzione o mancanza di appetito”, ed è quello che la “buona scuola” procurerebbe in ottocento mila precari provocando una riduzione o mancanza di voglia di vivere, perché il lavoro “rende liberi” ed è attraverso il lavoro che si realizza la dignità di un essere umano.
Numerosi sono i post e le foto pubblicate su facebook, ne riporto alcuni: