Marc Chagall in mostra a Roma
di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
Dal 16 marzo al 26 luglio 2015, nelle sale del chiostro del Bramante, a Roma : “Love and life” di Marc Chagall.
« Ci fu un tempo in cui due teste avevo,
ci fu un tempo in cui questi due volti
si coprivano nel profumo di una rosa.
Adesso mi sembra
che, anche se indietreggio
io vado avanti
verso un grande cancello
dietro al quale si estendono muri
dove dormono estinti tuoni
e lampi spezzati »
Marc Chagall 1940-45.
Marc Chagall, nome d’arte di Moishe Segal, nome russo Merk Zacharovič Šagalov, abbreviato in Šagal ( Lëzna, Bielorussia, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, Francia, 28 marzo 1985), pittore-poeta di origine ebraica è il protagonista di una mostra: curata da Ronit Sorek nell’intento di offrire al pubblico la visione che l’artista aveva del periodo dell’olocausto. L’esposizione prevede circa centocinquanta opere, illustrate nel catalogo Skira, tra cui dipinti, disegni, stampe e scritti, che in comune hanno il tema dell’amore realizzato nella figura della moglie dell’artista, Belle Rosenfeld. La mostra, infatti, è intitolata “ Love and life”. Prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, con il patrocinio di Roma Capitale, Assessorato Cultura e Turismo, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Di Lui sappiamo che non ha mai accettato di far parte di gruppi artistici, cosa molto diffusa nel XX secolo. André Breton lo aveva proclamato un predecessore del Surrealismo, ma Chagall non aveva accettato di firmare il manifesto. Intorno al 1910, trasferitosi a Parigi aveva frequentato, stimato e studiato il Cubismo, ma anche qui non aveva accettato di essere considerato un cubista. La sua arte si è sempre caratterizzata come un’espressione a se di un suo mondo interiore, in cui tra poesia e arte manifesta il suo amore e la sua vita, proprio come evidenzia il titolo di questa mostra. Nell’opera intitolata “Le nozze” del 1944 il colore irrompe con una forza comunicatrice che cattura lo sguardo dello spettatore e lo ingloba in un clima di festa, in cui non mancano i musicisti che predominano la scena festeggiando gli sposi. Sembra quasi di assistere ad una rappresentazione teatrale, infatti, la pittura di Chagall è stata anche definita come una composizione ‘lirica’. La moglie, Belle era scrittrice di racconti lirici e questo aveva creato un connubio perfetto tra i due sposi, che si completavano a vicenda. Quando, intorno al 1944 lei si era ammalata, lui aveva iniziato a dipingere scene in cui gli sposi erano attorniati da figure demoniache, quasi come presagio della morte e della fine del loro idillio. Si tratta di un’arte emblematica e densa di simboli allegorici, un’arte non solo da guardare, ma da leggere e ascoltare.
Per informazioni: è possibile effettuare un laboratorio didattico per bambini di età 4-11 anni. Tel. +39 06 916508451 www.ticket.it/chagall didattica@arthemisia.it
In alto immagine del dipinto di Marc Chagall, “Le nozze”, 1910.