Vincenzo Vitale parla dell’umanità del giudice e del cancro della magistratura

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Vincenzo Vitale ex magistrato, oggi avvocato, docente universitario e giornalista pubblicista, ospite alla trasmissione “Piazza Verga”, il Salotto della Giustizia condotta dall’avvocato Giuseppe Lipera, Catania.

 

Avvocato Vincenzo Vitale.

Avvocato Vincenzo Vitale.

Durante una delle puntate di “Piazza Verga” è stato affrontato un aspetto fondamentale della giustizia italiana, che fonda le sue radici nell’Illuminismo e oggi è sottovalutato con effetti devastanti. Lo ha spiegato l’avv. Prof. Vincenzo Vitale: «La giustizia, oggi, in Italia è peggiorata, perché nessuno vuole “afferrare il toro per le corna”: per una vera riforma della giustizia le corna del toro hanno un nome “individuabile” e sono le correnti della magistratura. Sono anni che lo dico e lo scrivo: queste sono il cancro della magistratura italiana. I magistrati sono circa nove mila e quelli che dirigono le correnti e sono veri e propri organismi politici all’interno della magistratura saranno una percentuale minima, meno del 3% del 4 %. Da magistrato, io non sono stato iscritto a nessuna corrente, seguendo l’insegnamento prima di mio nonno e poi di mio padre. Le correnti si confrontano, si allegano confliggono, si contrastano e fanno quelli che normalmente sono detti giochi politici, solo che in politica tutto è oggetto della cronaca, ciò che fanno le correnti non è sotto la luce dei riflettori. I loro giochi determinano chi deve occupare un posto, invece, di un altro non secondo il merito e l’esperienza di umanità: un giudice deve essere un esperto di umanità. Per fare un esempio se la corrente “x” nella contesa con la corrente “y” vince allora otterrà che il procuratore sia mandato in una città di serie A e chi perde ha un contentino di due posti in località di serie B». Una situazione, quindi in cui emerge quanto era già evidente nel passato, ma che per interessi ci siamo lasciati alle spalle. Ancora, sollecitato dalle domande dell’avvocato Giuseppe Lipera, l’ospite Vincenzo Vitale ha raccontato cosa non funziona nella formazione legale di oggi: «se quaranta/cinquant’anni fa, il sistema dell’istruzione poteva garantire giudici esperti in umanità, oggi non è più così, perché è cambiato tutto: è cambiata l’impostazione culturale di fondo, è cambiata la scuola, la preparazione, la mentalità, il retroterra culturale da cui emergono quelli che, oggi, sono diventati magistrati. Se c’era una soglia minima che rendeva tutto accettabile, oggi questa soglia non c’è più e il rischio concreto è celato nei tre temini della prova d’esame: uno di penale, uno di diritto civile (e fino a qualche anno fa c’era anche il diritto romano, ma lo hanno tolto, ed era una materia formativa) e uno di diritto amministrativo. Questi temi non bastano a valutare l’umanità, allora, bisogna risalire all’Università, che non funziona, non prepara a fare i giudici. Nei corsi di studio prevalgono le materie informative rispetto a quelle formative, si ha un’offerta didattica in aumento. La materia formativa che induce a pensare ad assumere un atteggiamento critico viene messa in secondo piano. Ergo, coloro che vanno a fare i temi possono conoscere le norme, che sono le risposte, ma il problema è farsi le domande, che non sono scritte in nessun codice, per farsi le domande bisogna essere uomini».

Avv. Vincenzo Vitale e avv. Giuseppe Lipera.

Avv. Vincenzo Vitale e avv. Giuseppe Lipera.

 Il farsi le domande ha un’antica origine nella filosofia medievale, quando l’uomo inizia a riflette e a chiedersi: chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Quelle, cioè che sono le tre domande esistenziali dell’uomo e che devono essere applicate sempre in ogni contesto. Nell’Illuminismo, ovvero nell’età della ragione l’uomo ben sapeva di doversi porre delle domande e ha dato origine ha un’evoluzione culturale che ha creato la nostra storia. Quando si parla di legalità, necessità, colpevolezza l’umanità regna come regina, perché parlare di umanità significa prendere atto della dignità di un essere umano.

Per approfondimenti si consiglia la lettura di un documento allegato.

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